Garmin: custom map

L’azienda leader mondiale nel mondo della navigazione satellitare ha messo a disposizione da qualche mese per i GPS di ultima generazione la funzionalità Custom Maps, che permette di integrare nel proprio GPS da outdoor la cartografia digitale vettoriale con la cartografia cartacea.


Attualmente i modelli abilitati a questa funzionalità sono solo il Colorado, Dakota, Oregon e i neonati  di casa Garmin i Gpsmap 62/78.


Il documento guida rilasciato da Garmin per la realizzazione delle Custom maps
lo potete scaricare QUI e il procedimento si basa sull'utilizzo di Google earth.

Il metodo che spiego invece qui di seguito è un altro dei tanti sistemi per preparare le proprie cartine kmz da importare sul Garmin.

Cosa occorre:

MAPC2MAPC il programma che prepara il tutto ed è scaricabile al seguente indirizzo

http://www.the-thorns.org.uk/mapping/

7-Zip il noto programma di compressione scaricabile da QUI a cui Mapc2mapc si appoggia per creare il file in formato kmz.

Bene, ora che ci siamo procurati tutto l’occorrente cominciamo…

N.B: Le istruzioni di seguito indicate si riferiscono alla versione 2.4.6 del programma Mapc2mapc. Il programma come vedete dal sito è in continuo e costante evoluzione e non ho purtroppo il tempo per mettermi ogni volta ad aggiornare la guida con le eventuali modifiche recenti apportate. Comunque nonostante ciò tutto il procedimento di base non cambia, probabilmente se avete una delle ultime versioni troverete qualche schermata leggermente differente.


Apriamo il programma MAPC2MAPC e prima di cominciare vediamo un attimo di settare al meglio le opzioni in base alle nostre esigenze.
Per fare ciò clicchiamo su Edit - Preferences






I campi da settare più importanti sono:

Tile width: setta la risoluzione di ogni singola immagine della nostra mappa, detta appunto tile.
I Garmin accettano la risoluzione massima per Tile di 1024x1024 pixel e la singola tile non dovrà poi superare i 3MB di dimensioni. Cercate voi il giusto compromesso per il gps che usate. Ad esempio tiles 512x512 saranno più veloci per il gps da caricare ma ovviamente il numero totale di tile per comporre la mappa sarà maggiore e il gps impiegherà del tempo a caricare tutte le tile.

GarminDraw Order: determina l’ordine di visualizzazione della mappa. Se >50 la nostra mappa verrà visualizzata sopra alle mappe di Garmin caricate.

Jpeg quality: imposta la qualità delle singole jpeg.

Advanced Garmin Tile Control: abilita le impostazioni avanzate in fase di creazione della mappa permettendo una maggiore gestione di quali tile includere o meno nel file kmz

Transparency KMZ: crea la mappa trasparente, utile se la si vuole interfacciare con altre mappe caricate per la stessa zona.


Sempre su Edit – Locate 7-Zip Programs impostiamo poi il percorso dove abbiamo installato il programma 7-Zip utile alla generazione del file kmz.


Calibrare la mappa.
È la fase più importante di tutte, e l’unica in cui potremmo riscontrare difficoltà.

Clicchiamo su File>Load Map for Calibration e scegliamo la nostra immagine da calibrare.
Si aprirà la cartina a tutto schermo, per vederla a dimensioni originali cliccare su Full.
Per spostarsi nell’immagine utilizzare i pulsanti L, R U e D.
Per iniziare la calibrazione clicchiamo come da immagine





In automatico si aprirà la schermata in cui indicare il datum della mappa da calibrare.
Guardate quindi in che formato è stata rilasciata la vostra cartina, c’è sempre indicato l’UTM e la proiezione usata ai margine della mappa.

Nel mio caso




Bene ora non ci resta che calibrare almeno 3 punti per avere così la nostra mappa georeferenziata.
Vediamo come
Clicchiamo in un punto della mappa, meglio ovviamente scegliere come riferimento incroci tra i meridiani e i paralleli dove le coordinate sono desumibili poi dalla mappa stessa come da esempio sotto





Poi per rendere più precisa la calibrazione clicchiamo col tasto destro sul punto appena calibrato
Si aprirà la seguente schermata e con i pulsanti appositi aggiustiamo la nostra posizione del punto.




Fatto questo per almeno 3 punti non ci resta che cliccare di nuovo nella barra per terminare la calibrazione.





Si tornerà alla schermata precedente con i dati della calibrazione, con eventualmente riportato lo scarto di errore della calibrazione fatta.




Non ci resta a questo punto che scrivere la calibrazione appena fatta, cliccando su File --> Write Calibration.
Ora che la nostra mappa è stata calibrata procediamo a prepararla per il nostro Garmin.
Apriamo il nostro file di calibrazione andando su File - Open Calibration e scegliamo il nostro file di calibrazione appena salvato.
Se volete vedere un’anteprima della mappa calibrata cliccate su View - View Calibrated Map
Ora ci resta solamente che cliccare su File - Write Garmin Custom Map
Si aprirà la seguente schermata




In cui potremmo eventualmente deselezionare eventuali tile che non vogliamo includere nella nostra mappa .

Importante è inoltre il valore riportato in alto che indica con quante tile verrà creata il file kmz della mappa che sappiamo non dovrà superare le 100.




Diamo ok e il gioco e fatto, aspettiamo che il programma elabori il tutto e quando avrà terminato l’elaborazione riporterà nel worklog la scritta “Done Garmin Custom map”
All’interno della stessa cartella in cui avevamo la nostra immagine troveremo il file kmz generato.
Per sicurezza potete vedere il risultato ottenuto aprendolo con Google Earth e verificare se la calibrazione è stata fatta ad hoc.
Non ci resta a questo punto che copiare il file nel nostro gps Garmin nel percorso  /Garmin/CustomMaps/


Alcune considerazione a riguardo sull’utilizzo delle custom maps.
Trovo ottimo il fatto che è possibile integrarle con le mappe della Garmin. Infatti le raster offrono spesso molte più informazioni delle vettoriali, come ad esempio i salti di roccia, dirupi e avallamenti, ruderi etc etc… informazioni utilissime nelle nostre escursioni . D’altro canto a certi livelli di zoom si sa che un’immagine raster a differenza della vettoriale tende a sgranare e visualizzarla su un display piccolo come quello di un gps può far sembrare il tutto un po’ confusionario. Insomma come in tutte le cose ci sono i pro e i contro. 

L’ideale quindi secondo me è avere come sfondo la propria immagine raster e sopra le varie vettoriali magari a più livelli. Un esempio tipico nel trekking potrebbe essere quello di avere la raster ortofoto satellitare come sfondo con sopra le curve livello e con ancora sopra la sentieristica Cai autocreata.

Potete scaricare la seguente guida in pdf  QUI

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