Fra pascoli e malghe in zona Maregge

Partenza da Maregge, passando per contrada Brutti, Merli, Malga Belfiore, Malga Saibe, Malga Rolli e ritorno a Maregge.


Il percorso inizia dalla chiesetta di Maregge, dove si imbocca la strada sterrata che coincide con il sentiero europeo E5.
In leggera discesa dopo pohe decine di minuti arriviamo in prossimità di un ponte di pietra che attraversa l'impluvio della Val Marisa, sotto il ponte inizia il sentiero infatti che perccorre la valle e ci permetterebbe di raggiungere Malga Scrovazze.


Proseguendo sulla strada sterrata in  tutta tranquillità tra rigogliosi boschi di faggio,  incrociamo il capitello votivo dedicato a Santa Teresa e arriviamo a Contrada Brutti.
Il borgo è  molto caratteristico ed è possibile vedere anche una tipica stele cimbra datata 1761 purtroppo priva dell'effige del santo.


Tornati sulla strada si prosegue in leggera salita  fino a quando appare dal bosco dinanzi a noi la chiesetta di Sant'Anna costruita nel 1715 e da li a breve raggiungiamo la bellissima contrada Merli.
Per gli amanti del geocaching vicino alla chiesetta vi è nascosta la cache GC27F8M.

Il borgo della contrada Merli è costituito da diverse case disposte intorno alla piazzetta centrale, in cui è caratteristica la stalla col suo ampio porticato e la presenza di due meridiane ancora ben conservate.

A fine della stalla si apre un viottolo che prosegue ben visibile sul prato fino a raggiungere un'apertura che si scorge in un muro a secco più in alto. Al di là del muro il sentiero si fa più marcato e lo si segue fino a raggiungere un piccolo pianoro circondato da boschi di abeti e i tipici blocchi di roccia erosi dal vento e dall'acqua.

La carrareccia aggira il Monte Belfiore e subito dopo passa vicino a Malga Belfiore di Sotto,  in lontananza sul dosso a sinistra è possibile vedere anche Malga Belfiore di Qua.
Poco dopo sono ben visibili due ghiacciaie , antiche testimonianze di quello che è stato  fonte di sostentamento per le genti della Lessinia fino alla venuta delle fabbriche del ghiaccio e dei frigoriferi.
 
Proseguendo si sorpassa un cancello inserito in un muretto a secco e si continua in leggera salita lungo l'ampio prato. A sinistra  possiamo già notare la Malga Saibe, mentre nel boschetto alla nostra destra in direzione del Branchetto vi è il Baito Saibe.

Continuando sulla carrareccia poco prima di immetterci sulla strada statale che sale a San Giorgio vi è a sinistra un sentiero che costeggia il muretto a secco e che prendiamo in modo di evitare così l'asfalto. Questo ci permette di aggirare il dosso di Malga Saibe, e di arrivare proprio ai piedi di una scalinata che si apre poco sopra ai Tracchi.
Restando in quota passiamo a fianco di un deposito attrezzi, a appena superato il dosso continuando a seguire il sentiero arriviamo a  contrada Rolli.

Volendo  potremmo già da qui scendere direttamente alla sottostante strada bianca percorsa all'andata e farla a ritroso fino a Maregge ma dato che è bello vedere sempre cose nuove puntiamo in direzione ovest verso la sommità del dosso dove vi è una piccola baita.
Scendiamo dalla parte apposta e il sentiero termina proprio poco prima dell'edicola di Santa Teresa che abbiamo visto all'andata.  Da li  a poco quindi si rifà quel breve tratto dell'andata per ritornare a Maregge.

Tratto da "10 itinerari in Lessinia da fare a piedi"   di Roberto Chiej Gamacchio



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