Ciaspolata a Cima Trappola

Da San Giorgio verso Malga Malera, Cima Trappola e ritorno per il Vallon.

Lunghezza: 6,8 Km
Dislivello: m. 374
Quota massima: m. 1866
Tempo medio percorrenza: 4h 45m.

Un'altra "breathtaking excursion", così la chiama Franco che ha seguito il mio consiglio e ha deciso di  fare questo itinerario anche assieme a suo figlio.
Escursione bellissima, lontana solo qualche decina di minuti da Verona da fare sia d'inverno con le ciaspole che d'estate.


Si inizia parcheggiando l'auto a San Giorgio e poi ci si dirige verso sud est per il comodo e ampio sentiero 250.

L'inizio del sentiero è all'angolo sud est del parcheggio vicino alle piste da sci baby del "Valon". Dopo circa un km in leggerissima salita, dopo la Malga Malera di Sotto, nel mezzo di una curva verso destra, si stacca a sinistra il sentiero verso Malga Malera di Sopra. 
Quando siamo giunti all'altezza della malga "di Sopra" abbiamo lasciato il sentiero: non abbiamo resistito a tagliare  con le nostre ciaspole il manto nevoso intatto per intercettare di fronte il sentiero non segnato che si snoda ad un metro dalle creste a strapiombo sulla Val d'Illasi e verso il Gruppo del Carega. 
Che spettacolo mozzafiato e che ebbrezza camminare vicini alla cresta netta ed a strapiombo della montagna!

Continuiamo sempre lungo il crinale, seguendo l'orografia delle punte delle cime e quindi calpestiamo Bocca Malera, Passo Malera e Cima Bella Lasta. Il Passo Malera è segnato con un cartello che indica che da lì si diparte il sentiero per Passo Pertica e per le orme dei dinosauri (forse pochi lo sanno) che si trovano a poca distanza  (orme tridattili del teropode kayentapus).

Poco distante dal Passo Malera (a 15/20 minuti di cammino verso Rifugio Pertica) si trova la Cache GC2944T "Il cippo di confine" con bella descrizione (sulla pagina del sito) della storia dei cippi di confine tra Austria e Repubblica Veneta e delle tecniche di costruzione.

Arrivati a Cima Bella Lasta, i viandanti meno allenati possono tornare al punto di partenza imboccando verso ovest il sentiero 287 che riporta a San Giorgio. La passeggiata è comunque bella e si accorcia di circa un'ora.
I più ardimentosi possono continuare in avanti ... perchè c'è sempre una cima più alta da raggiungere e qui la più alta è Cima Trappola (1870 metri).

Si continua quindi lungo un sentiero che si snoda sulla cresta delle vette e con salita non impegnativa si giunge alla Cima Trappola dopo circa 20 minuti di cammino. Qui il panorama è formidabile: a est la maestosità del Gruppo del Carega, a Ovest la schiena di Drago del Monte Baldo ed in mezzo tutto lo splendido altipiano dei Lessini che dalla Cima si può apprezzare in tutta la sua estensione. 
D'obbligo le foto di rito, magari chiedendo ad un altro escursionista (raro) di farci uno scatto pronti a ricambiare la cortesia.

Da qui una alternativa: o si sale ancora più su, piegando verso nord ovest, al Rifugio Gaibana e di lì a San Giorgio a lato della pista da sci, o si scende lungo il cosiddetto "Valon". Ho optato per questa seconda chance e quindi dopo una ripida discesa, sono passato a fianco del "Buso del Valon"
Si tratta di una voragine di forma circolare profonda 48 metri. Sul fondo, che discende in frana fino ad un inghiottitoio, è ancora presente un ghiacciaio che riposa sotto una grande quantità di detriti. In passato, agli inizi del 900, questo pozzo naturale era utilizzato come ghiacciaia dalla quale veniva estratto il ghiaccio e venduto in pianura.
La parete Ovest presenta quattro cavità scavate dall’uomo, probabilmente usate anche nel primo conflitto mondiale, vista la vicinanza del fronte, per immagazzinare generi alimentari e munizionamento).
A fianco del "Buso" un piccolo monumento ricorda una disgrazia occorsa nel 1940.

Poco dopo, si giunge a fiancheggiare la pista baby, dove generazioni di veronesi hanno imparato a sciare con gli Sci Club della città.  Ancora qualche minuto e si ritrova il punto di partenza.

Insomma, un giro molto bello tutto l'anno, giustamente impegnativo con le sue varianti di difficoltà e meraviglioso per il panorama.


Traccia in formato gpx kml trk plt
 
Il percorso

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