Gaibana, Cima Trappola , Malera

Da San Giorgio per Bocca Gaibana, Castel Gaibana, Cima Trappola e ritorno per il Malera.

Lunghezza: 10,3 Km
Dislivello: m. 372
Ascesa accumulata: m. 445
Quota massima: m. 1865
Tempo medio percorrenza: 3h 30m


Altra bella escursione mattutina e ancora una volta in solitaria.

Sebbene stavolta le intenzioni c'erano tutte per riuscire ad organizzare qualcosa assieme ad amici del blog, le previsioni del meteo ci hanno messo un attimo in difficoltà, aggiungiamoci esigenze d'orari varie ed ecco così che tutti i programmi fatti il giorno prima, se ne sono svaniti velocemente come quel flebile raggio di sole di stamattina

Sveglia all'alba come sempre, ormai è un'abitudine,  arrivo a San Giorgio alle 6:20 ovviamente senza alcuna anima viva.
Il tempo seppur coperto sembra dare una tregua, le previsioni però anunciano dalle 8:00 in poi  che dovrebbe arrivare una pioggerella debole. Speriamo di no, camminare sotto l'acqua non da fastidio ma sicuramente non è quello che uno si aspetta da un'escursione.


Il percorso inizia percorrendo la cosidetta Strada dei Cordoni verso Podesteria , un tempo era la strada di servizio per il controllo del confine. 
In leggera salita in circa mezzora si arriva così a passare nei pressi di Malga Gaibana e ad arrivare a Bocca Gaibana al bivio con il sentiero 110 che sale dalla Valle dei Ronchi.

Da Bocca Gaibana si risale il pendio erboso in direzione sud est, verso il Castel Gaibana, restando sul margine del precipizio dove, in diversi tratti, si può vedere la traccia di una trincea risalente alla prima guerra mondiale. Il sentiero non è battuto, si va a vista ma tenendo sempre gli impianti di risalita come punto di riferimento. Anche oggi in  lontananza vedo diversi camosci tranquilli al pascolo che non si curano della mia presenza. 

Si superà così il Castelletto,  si attraversa brevemente in discesa una conca erbosa e poi si risale nuovamente a fianco dell'evidente pista da sci fino sulla cima del Castel Gaibana  dove è presente il rifugio San Giorgio , punto di arrivo della seggiovia. 

Se andate in questi giorni fate attenzione all'ultimo tratto che dalla conca sale verso la pista da sci perchè vi è attualmente ancora la presenza di neve ghiacciata e a scivolare e finire verso il limite del precipizio basta veramente un attimo. In tarda primavera a neve ormai scioltà non vi è alcun pericolo e basta prestare le normali attenzioni che sempre si devono avere quando si va in montagna.
 
Una volta arrivati alla cima, (1h da Bocca Gaibana) passate a vedere l'osservatorio situato dietro al rifugio, si ha una vista spettacolare sul Gruppo del Carega ma soprattutto sulla sottostante Valle dei Ronchi.. 

Purtroppo come un orologio svizzero alle 8 in punto ecco a fare capolino le prime goccioline di pioggia mista ghiaccio. Decido così di abbondanare l'aria fredda di Castel Gaibana e scendere per il Vallone per raggiungere poi poco più a nord Cima Trappola. 

Il tratto di discesa non è difficile, in un attimo si è nella conca del Vallone ma qui scopro purtroppo che per salire a Cima Trappola  vi è ancora diversa neve.
Armato di impegno inizio così la difficile risalita, cercando quei tratti dove la neve non sembra eccessiva. Oltre a sprofondare in certi punti anche fino alla vita devo fare i conti specialmente col rischio di scivolare e dover perdere metri di salita gudagnati con fatica. Con le ciaspole sicuramente era tutta un altra cosa.

Dopo 45 minuti raggiungo Cima Trappola , affaticato ma ne è valsa la pena, il Carega sembra veramente a due passi. Dopo essermi distratto un po' cercando di avvistare qualche probabile escursonista in salita verso il Carega e aver svuotato la neve dagli scarponi decido di ripartire in direzione sud puntanto verso il Malera.
In 20 minuti dopo essere passato sopra alla zona della Bella Lasta, dove si trovano conservate le impronte tridattili del teropode Kayentapus, si raggiuge Passo Malera. 

Qui per ritornare a San Giorgio si hanno due alternative,  quella di prendere il sentiero 13/A verso il Vallon di Malera passando accanto al famoso Buco del Vallone oppure scendere per la carrareccia che vedete dirigersi dolcemente verso le  Malga Malera di Sopra e di Sotto e arrivare così per un giro più ampio sempre a San Giorgio. 
Dato che i km sulle gambe sono stati pochi decido per quest'ultima scelta e arrivo così nuovamente a San Giorgio in tutta tranquillità in circa 30 minuti.


Traccia in formato gpx kml trk plt
 
Il percorso

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