Vajo dell'Anguilla e Vajo dei Modi

Dal Ponte dell'Anguillara per il Vajo dell'Anguilla e il Vajo dei Modi e rientro per Malga Vallina di Sotto, Malga Tommasona e Malga Arnezzo.

Lunghezza: 12,7 km
Dislivello: m.588
Quota massima: m.1590
Tempo medio di percorrenza: 3h30m


Bellissimo giro in un angolo della Lessinia dove inizialmente  il bosco la fa decisamente da padrone e primeggia al cospetto dei consueti pascoli d'alpeggio che ritroviamo poi nuovamente presenti più in quota nella via del ritorno. 

L'inizio del percorso avviene al Ponte dell'Anguillara raggiungibile sulla strada che collega Bosco Chiesanuova ad Erbezzo. Prima e dopo il ponte vi sono delle piazzole lato strada dove è possibile parcheggiare l'auto tranquillamente.
Appena parcheggiato si nota subito ben visibile il sentiero che in direzione nord si addentra nel bellissimo e almeno nelle ore mattutine ombreggiato Vajo dell'Anguilla.  

Il vajo attraversa quella che è considerata essere una delle aree più importanti della Lessinia, la Foresta dei Folignani. Quest'ultima assieme alla foresta di Giazza è senza dubbio l'area boschiva più estesa e significativa dell'intera Lessinia. Faggi, abeti rossi e abeti bianchi rappresentano l'habitat ideale di numerose specie di animali e vegetali.

Un percorso che oltre ad immergersi a pieno nella natura più incontaminata, ci fa comprendere grazie alle numerose tabelle didattiche presenti, la formazione del luogo e i vari animali che vi si possono incontrare.


Piacevolmente quindi in leggera salita si percorre gran parte del tratturo di fondovalle, non curandoci delle varie indicazioni che di volta in volta ci si presentano.  Infatti dal vajo dipartono diversi sentieri che lo risalgono in direzione est o ovet divenendo così un importante crocevia di un'infinità di varianti e possibili giri ad anello.

Dopo circa 40 minuti di cammino ecco il segnavia che indica il nostro itinerario, ovvero quello verso Malga Lessinia e Bocchetta della Vallina,  lasciamo così il Vajo dell'Anguilla per entrare definitivamente nel Vajo dei Modi.

La pendenza ora si fa leggermente sentire di più per accentuarsi nei pressi della fontana degli alpini. Qui sgorga sempre acqua ma non ho idea se sia potabile o meno, ho il presentimento che non lo sia ma nessun cartello me ne da conferma. 

Lasciata la fontana proseguiamo con la salita che  intervalliamo spesso dalle numerose pause per fare scorpacciate di fragoline di bosco e lamponi.

Quando la salita ritorna ad essere quasi un falso piano ci si ritrova ad un incrocio dove sulla sinistra c'è la strada che sale verso la Bocchetta della Vallina e a destra quella che porta a  Malga Dosso del Pezzo.
Qui noi proseguiamo dritti percorrendo ancora un po' il Vajo dei Modi e quando superiamo un cancello in parte crollato crollato, un'altra tabella ci indica che per Malga Lessinia mancano ormai appena trenta minuti.

Arrivati dopo circa 5 minuti ad un ampio tornante a sinistra, si comincia a salire di quota, anche il bosco via via si fa più rado fino a che non ci abbandona completamente per lasciare posto al pascolo e ai calcari grigi modellati dall'erosione. Ci troviamo così in pochi minuti nei pressi di Pozza Morta sulla strada forestale che sale a Castelberto. 

La vicinissima Malga Lessinia sarebbe raggiungibile in pochissimi minuti ma noi purtroppo abbiamo i tempi contati e così sbucati sulla strada prendiamo immediatamente la direzione sud verso il Bivio del Piocio.

Qui la pace e tranquillità che ha caratterizzato fino ad ora tutto l'itinerario soccombe al consueto traffico domenicale di chi sale in Lessinia non con le proprie gambe ma comodamente con l'auto.
Fortunatamente i chilometri da percorrere in questa situazione sono pochi , superato il Bivio del Pidocchio con passo spedito arriviamo in poco tempo a Bocchetta della Vallina dove abbandoniamo la strada asfaltata per rimetterci in quella sterrata che conduce a Malga Vallina di Sotto. Superata anche l'ultima stalla si continua in leggera discesa,  i minuti passano e si avvicina lentamente anche l'ora stabilita per il pranzo che abbiamo fissato nella tranquilla e alquanto solitaria Malga Tommasona. 

Arriviamo alla malga intorno alle 11:30 dove pranziamo al sacco con il classico panino imbottito. Troviamo pure il tempo per concederci un bel caffè caldo da moka, ormai diventato un must nelle mie escursioni dove con piacere mi porto appresso il peso del fornellino pur di passare questo momento di convivialità.

Dopo mezzora di pausa ripartiamo in direzione sud, scendiamo il prato sottostante Malga Tommasona e superata la pozza di beveraggio anche il sentiero si fa ben visibile e quasi in fondo volge verso destra per  entrare in un piccolo boschetto che aggira l'area faunistica di Malga Derocon.

Quando sbuchiamo dal bosco ci troviamo così nei pressi della bella Malga Arnezzo, davvero ben tenuta e meta preferita da molti per il pic nic.
A sud della malga superato il cancelletto in legno troviamo le indicazioni per proseguire. 

Chi avesse tempo a disposizione può raggiungere prima Malga Strozzi in 20 minuti e ricollegarsi poi nuovamente allo stesso sentiero che  scende da qui diretto verso il Vajo dell'Anguilla. Noi avendo poco tempo a disposizione optiamo per il più veloce, che si addentra così nel piccolo vajo a sud di Malga Arnezzo e scende subito nel bosco.

In circa 15 minuti ci ritroviamo quindi sul fondovalle del Vajo dell'Anguilla e in altri 5 minuti di nuovo nei pressi del Ponte dell'Anguillara dove abbiamo inziato questa nostra bella escursione.

Traccia in formato gpx kml

Il percorso

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