Lessinia, camminare e fotografare per conoscere

Negli ultimi mesi la mia "attività escursionistica" ha avuto un'evoluzione, ho cambiato il mio approccio e il modo di relazionarmi alla montagna, alla Lessinia in particolar modo.

Parlando con diversi affezionati al blog sembra però agli occhi di molti più un'involuzione! In effetti non più km di sentieri messi sotto ai piedi,  pochi itinerari da condividere sul blog, nessuna nuova traccia gps da scaricare. 
Dati oggettivi alla mano sembra proprio così, ma lo è veramente?


La fotografia si sposa bene all'escursionismo, abbini la passione del camminare in Lessinia con quella di fotografare cosa vedi passo dopo passo. Le due cose possono andare tranquillamente a braccetto.


Fino a poco tempo fa per me l'importante era quindi camminare, andare, vedere e scoprire. La camminata oltre a essere una valvola di sfogo dallo stress quotidiano assumeva spesso i profili di un gesto atletico. La macchinetta fotografica era più un ammenicolo che mi portavo appeso al collo che fungeva da strumento per documentare, per fare foto ricordo della camminata fatta e null'altro.

Camminavo e mi guardavo attorno, ma non osservavo.  Uscire e guardare con "occhio fotografico" invece è tutt'altra cosa. Acquisisci più consapevolezza di quello che ti circonda, capisci che un'alba e un tramonto non sono mai identici, mai banali, e che gli stessi luoghi visti e rivisti un migliaio di volte assumono aspetti molto diversi al variare della luce. 

un tramonto in Lessinia



Il tempo da dedicare alle proprie passioni non è mai abbastanza, penso sia un problema di molti, e quando ora me ne vado in Lessinia mi è quindi più facile farlo con l'intento di fotografare che con quello di camminare,  perchè le escursioni bene o male occuperebbero più ore,  sicuramente più di quelle dove la luce è interessante per la fotografia.

Alba e la pozza ghiacciata, tonalità calde e fredde

Tutto questo però mi ha permesso di imparare ad osservare più in profondità quello che mi circonda, prendere più consapevolezza di quello che osservo e così conoscerlo meglio, forse anche più di prima perchè visto con uno sguardo meno "superficiale".

un tramonto a Malga Camporotondo di sotto
Malga Saibe e il Carega alle sue spalle

Se escursionismo è camminare per conoscere, vivere e leggere l’ambiente intorno a noi imparando a rispettarlo e a vivere in armonia con esso, beh allora la mia attività escursionistica non è certo meno attiva di prima.


Indaco, spoglia e malinconica


E allora vi saluto augurandovi buon "escursionismo" a tutti!!

Matteo lessiniagps

immortalato sul campo dall'amico Federico Provolo




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